venerdì 5 novembre 2010

Storie di bilanci falsi, commissari prestigiatori e sindaci genuflessi

Martedì 26 ottobre l’assemblea dei Sindaci del Parco dei Castelli Romani si è riunita per esprimere l’obbligatorio parere sul bilancio dell’Ente. Un parere che, come dice la legge, è obbligatorio ma non vincolante. In altre parole non produce effetti sull’efficacia o meno del bilancio. Tuttavia ha un notevole significato dal punto di vista politico, esprimendo adesione o meno alle politiche del Parco, scelte dal neocommissario Orciuoli.

Ricostruiamo in breve i fatti. Il 4 ottobre, con la delibera n. 21, il commissario approva il bilancio del Parco, di previsione per il 2011. Un bilancio di soli 200mila euro dopo i tagli del 50% dei fondi operati dalla giunta Polverini. Successivamente, il 15 ottobre, il commissario approva due deliberazioni: la n. 22 con la quale revoca il bilancio precedentemente appena approvato e la delibera n. 23 con la quale approva un nuovo bilancio che questa volta, miracolo, miracolo, prevede una consistenza doppia rispetto al primo, cioè di circa 400mila euro. Come è stato possibile raddoppiare le somme di bilancio? Forse che la Regione Lazio ha assegnato al Parco nuovi fondi? Manco per sogno! Semplicemente il commissario si è letteralmente inventato fondi inesistenti, e ha preparato un bilancio con metà dei denari che non hanno alcuna copertura finanziaria, tanto che il dirigente del Parco ha dovuto esprimere un parere tecnico sfavorevole perché un bilancio siffatto è un bilancio Contra legem. A seguito di ciò i consiglieri regionali radicali della Lista Bonino Pannella, hanno presentato una interrogazione per chiedere urgenti chiarimenti in merito. A tale proposito vi rimandiamo al nostro post http://picchioverde.blogspot.com/2010/10/bilancio-del-parco-dei-castelli-romani.html.

Si arriva dunque all’Assemblea della Comunità dei Sindaci del Parco del 26 ottobre, che deve appunto esprimere un parere, che si presenta come un giudizio politico verso il bilancio e verso la politica che il commissario Orciuoli, espressione diretta della giunta di centro destra regionale, intende realizzare. A questo punto, il massimo organo politico del Parco, il consesso dei Sindaci che posizione ha preso? Quale parere ha espresso? Quale giudizio politico ha dato? Pare che questi signori abbiano approvato un ingarbugliato documento di tipico stampo “democristiano”, nel quale hanno affermato che il commissario è stato costretto ad approvare un bilancio in questo modo (ma da chi?) e che però la Regione deve - entro la fine dell’anno - assegnare i 200mila euro che mancano. Diciamo noi, e sennò, cari sindaci, che fate? Se la regione non assegna questi soldi, come è prevedile altrimenti l’avrebbe già fatto, che fate “toc toc” alla Polverini?

È veramente incredibile, il commissario fa un bilancio falso e i Sindaci, la maggior parte dei quali appartenenti al centro sinistra, e tutti esplicitamente consapevoli dell’inesistenza dei fondi dichiarata dal commissario, invece di insorgere politicamente e richiedere il rispetto delle norme e il ritiro di un atto impresentabile, fanno finta di niente, lasciano fare. O non sono ben consapevoli dei loro poteri, oppure li esercitano in maniera consociativa, tipo “una mano lava l’altra” e si aspettano qualche beneficio da chi in questo momento sta al potere: per esempio un finanziamento dall’assessore all’Ambiente regionale, che poi sarebbe il principale di Orciuoli.
Staremo a vedere che farà la Regione. Approverà il bilancio così com’è? Capace pure! Tanto qui pare che non c’è fine, non c’è logica, non c’è metodo.

Questa è la politica che ci governa. Una politica che non vuole interferenze, che rifiuta il punto di vista dell’ambiente, che vuole i Parchi ma solo se questi si limitano a piantare qualche albero nelle scuole, ma guai se fanno un lavoro di tutela. No! In questo caso non vengono sopportati. E allora vanno messi in condizione di non funzionare. Quando non si vuole far funzionare un organismo non lo si scioglie - politicamente è troppo faticoso e nuoce all’immagine. E poi ci sono delle belle poltroncine per i politici, no – semplicemente non gli si danno i soldi per farli funzionare così non possono più contribuire alla gestione territoriale, alle scelte ambientali, ai programmi urbanistici, ai tagli forestali, alla tutela idrogeologica, così rimangono solo i sindaci, che bellamente possono realizzare le loro politiche di “sviluppo”, possono cioè continuare a intaccare l’ambiente, depauperare il territorio, limitare gli ecosistemi, disperdere la biodiversità, impoverire le risorse, non alimentare il turismo, calpestare la bellezza, sottrarci il futuro!

Questa è la politica che dobbiamo combattere, intanto NON VOTANDO questi sindaci alle prossime elezioni, ma votando solo i candidati Sindaci che si impegnano per la concreta salvaguardia dell’ambiente e del territorio dei Castelli Romani.

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