martedì 25 maggio 2010

Lago Albano: concessioni degli arenili e abbassamento del livello delle acque

Come ben sappiamo, una delle maggiori emergenze dei Castelli Romani riguarda l’abbassamento delle falde acquifere e la relativa diminuzione del livello delle acque dei laghi. Problema molto serio che meriterebbe il massimo dell’attenzione specie da parte di un Assessore Regionale all’Ambiente appena nominato e per di più espressione del territorio visto che ricopriva il ruolo di Sindaco di quel comune, Albano, che porta lo stesso nome del lago. Con piglio serioso, il neo assessore Mattei, mostra invece un particolare interesse per le concessioni sugli arenili del lago, domandandosi per quale motivo “non si rilascino concessioni dell’arenile ai gestori che esistono da sempre” (Cinquegiorni quotidiano di Roma e Provincia del 22 maggio). Vale la pena ricordare all’assessore Mattei che i gestori non esistono da sempre (la concessione all’uso dell’arenile non è un titolo ereditario). Perché possa essere rilasciata la concessione occorre che il concessionario sia in regola con le normative vigenti. Per esempio che debba aver versato gli oneri concessori, cosa che non sempre è stata fatta; che non debba aver realizzato opere abusive, cosa invece che più di una volta è stata fatta, che non abbia sversato reflui inquinanti nel lago. Più di qualcuno non ha ottemperato a questi elementari obblighi di legge e per questo, forse, non possono essergli rilasciate le concessioni.

venerdì 21 maggio 2010

Considerazioni su comunicato ECODEM

Il comunicato qui riportato, condivisibile nello spirito generale, ci spinge tuttavia ad alcune considerazioni.
Il problema di fondo è la gestione, culturale e amministrativa, dell’area archeologica del Tuscolo da parte della Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini che ne è proprietaria. La valutazione su questa gestione non può che essere assai negativa nel suo complesso. Il promontorio tuscolano era un luogo speciale perché caratterizzato da spazi naturali, con alberi e prati tra i quali si inserivano pregiati elementi archeologici: antiche strade, resti del foro, cisterne, mausolei, colombari, resti di ville. Un luogo unico di straordinaria bellezza.

Comunicato stampa del Circolo ECODEM di Frascati

L’atto fondamentale per ottenere veramente la tutela e la valorizzazione dell’area archeologica del Tuscolo è la chiusura delle strade di accesso. A questo primo passo potrà poi seguire l’opera di smantellamento del manto di asfalto per far posto ad un fondo stradale, a basso impatto, che possa permettere il transito dei mezzi relativi alla funzione del parco (soccorso, antincendio, vigilanza etc.).
Esortiamo quindi la XI Comunità Montana a procedere celermente alla realizzazione dei parcheggi a valle, sui due versanti Monteporzio-Frascati e Grottaferrata, e procedere poi, come da convenzione, alla chiusura e alla rimozione dell’asfalto.

mercoledì 19 maggio 2010

Nessuno dice tante balle come il cacciatore a valle

Le balle raccontate dai cacciatori sono cosa nota dalla notte dei tempi. Il proverbio sopra riportato ne testimonia la popolarità. I cacciatori amano sostenere, e qualche volta sulla stampa locale se ne è letto qualche esempio, che loro sono i “veri ambientalisti”, che solo loro “amano la natura”. Ora come si faccia a sostenere di amare la natura e poi avere il cuore di sparare ad una beccaccia (o a qualche altro uccellino più piccolo) che dopo migliaia di chilometri di migrazione è stremata dalla fatica, beh questo lo devono proprio spiegare! La caccia non è e non potrà mai significare “amore per la natura”; nella società attuale rimane un rito crudele e incivile permesso ad una esigua minoranza.

venerdì 14 maggio 2010

I Castelli Romani: un patrimonio da difendere


I Castelli Romani sono un’area di 42.000 ettari di estensione; il territorio di 16 comuni ( Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo, Colonna, Frascati, Genzano di Roma, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Monte Compatri, Monte Porzio, Nemi, Rocca di Papa, Rocca Priora, Velletri) attestati sulle colline di un antico distretto vulcanico geologicamente molto recente. Il cuore di quest’area, 15.000 ettari, custodisce gli elementi di pregio: boschi, laghi, prati, parte delle aree agricole, importanti siti archeologici, centri storici con un patrimonio storico e culturale tra i più pregevoli del territorio nazionale, tanto che per tutelare questo “cuore” è stata istituita un’area protetta.
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