martedì 22 febbraio 2011

Mattei, Piano Casa e Convegni abusivi: quando la politica non sa dove sta di casa

Mentre in Italia con il Piano casa il governo e molte regioni puntano ancora sullo "sviluppo edilizio" come "volano della crescita", in altri paesi, molto più lungimiranti, si investono intelligenze e risorse per creare l'abitazione che produce più energia di quanta ne consumi. Stiamo parlando della Germania dove si sta sperimentando un progetto che si chiama Energie-Plus Haus. L'idea tedesca combina bioedilizia, efficienza energetica e design architettonico per ottimizzare i benefici delle fonti rinnovabili. Le pareti esterne sono coperte da pannelli fotovoltaici e a fornire energia e riscaldamento ci pensa anche una pompa per l'assorbimento del calore della terra. Tutti i materiali utilizzati per costruire l'edificio sono completamente riciclabili.
L'energia autoprodotta da questa abitazione, usata in modo efficiente, è comprensiva anche di quella necessaria alla ricarica dell'auto elettrica. Un progetto in cui il governo federale ha deciso di investire circa 3 milioni di euro. Un investimento per il futuro, economico ed energetico, di quel Paese, che ha una classe dirigente seria e preparata.

Nel "Berluskistan" invece, in questa sperduta provincia dell'occidente, si punta ancora sul mattone, sui "Piani Casa" per consumare suolo e futuro. I Piani Casa sono delle scellerate politiche che in barba a qualsiasi norma consentono di "ampliare" anche del 35% le volumetrie della propria abitazione. Ma il mercato dell'edilizia è fermo come ferme, immobili, vecchie sono le idee di chi ci dovrebbe governare e non sa (o non vuole) farlo. Altro che sperimentazione e ricerca... i nostri amministratori e governanti non sanno neanche dove siano di casa.
Qui nella desolata "landa laziale" ci sono alcuni però che amano ancora “ricamarci su”, raccontando frottole ed elogiando un Piano casa regionale che - a loro dire - spalancherà le "Verdi Praterie di Manitù" della crescita e dello sviluppo ("sostenibile" secondo loro). In realtà la legge sul Piano Casa proposta dall'attuale Giunta di destra della Regione Lazio prevede la possibilità di un aumento della cubatura del territorio regionale di ben 80 milioni di metri cubi, di cui 40 solo a Roma, tutti non pianificati, fuori da ogni previsione dei Piani regolatori. Si potrebbero perdere oltre 1.500 ettari di territorio pregiato nei parchi, 500 ettari di aree agricole, oltre 3.000 ettari di aree attualmente destinate a verde e servizi.
D'altra parte se è stato collocato a capo della Commissione Ambiente regionale un costruttore come Roberto Carlino si poteva forse sperare in qualcosa di meglio? È come nominare Dracula presidente dell'AVIS! Sembra una barzelletta ma non lo è!

Tanto per farvi fare due risate (amare risate), vogliamo raccontarvi un ultima perla. Il PDL ha organizzato un convegno sul Piano casa regionale. Il convegno si è svolto sulla via dei Laghi ai Castelli Romani, nel territorio del Parco. L’ospite di rango del convegno è stato l'assessore all'Ambiente regionale, ex sindaco di Albano laziale, Mattei, che giocava in casa dunque. La cosa carina è che il convegno si è svolto in un nota villa che si affaccia sul lago di Castel Gandolfo, villa che negli anni recenti era stata già sottoposta a sequestro parziale, da parte dei guardiaparco, di alcune opere realizzate abusivamente.
Non solo ma il giorno dopo il Convegno, i Guardiaparco del Parco dei Castelli Romani, su ordine della Procura di Velletri, hanno sequestrato l'intera Villa per abusi edilizi reiterati.
Straordinario! Il PDL, dove va a tenere un convegno sull'edilizia? Ma in una Villa abusiva, naturalmente! Lapsus freudiano o scelta consapevole connaturata al disastro etico di questo partito? Abbiamo l'impressione che forse, pur volendo, non potevano proprio agire diversamente. È... più forte di loro.

Ma possibile che un assessore all'Ambiente, quindi anche ai Parchi, non sia informato del fatto che partecipa ad un convegno sull'edilizia in una Villa abusiva all'interno di un'area protetta? Che i "suoi" guardiaparco il giorno successivo al convegno avrebbero, come poi accaduto, posto sotto sequestro (e non è la prima volta che lo fanno) la villa stessa? Ma l'assessore Mattei non è stato informato preventivamente di tutto ciò dal suo amico Orciuoli, commissario del Parco nominato proprio da Mattei, con il preciso scopo di imbavagliare e dunque zittire l’azione del Parco? Che fantastica accoppiata!
Non solo, ma orgogliosi del bel convegno organizzato, il PDL ha messo su youtube il filmato dei lavori dell'incontro. Un sfilata di campioni degli "amici del mattone" riuniti in un contesto - abusivo - che ben li rappresenta. Bah... questo passa il convento.

venerdì 18 febbraio 2011

ACEA distribuisce ai Castelli Romani acqua non potabile

E' di fronte agli occhi di tutti la progressiva perdita di volume delle acque dei laghi castellani; questo fenomeno misura l'abbassamento della falda e la crisi idrica del nostro territorio. Che ciò sia dovuto ad un eccesso di captazione e ad uno squilibrio tra consumi pubblici e privati, domestici, agricoli e industriali, rispetto alla capacità di rigenerazione naturale delle falde, è altrettanto evidente.

Tra il 2003 e il 2005 cominciarono a circolare semi clandestinamente i risultati di analisi che davano quantità preoccupanti di elementi nocivi nelle acque potabili: arsenico fino a 80 microg/lt e fluoro fino a 4 millig/lt, quando dal 2001 i limiti massimi erano stati fissati a 10 microg/lt per l'arsenico e a 1,5 millig/lt per l fluoro. Sono passati sei anni di deroghe che probabilmente abbiamo pagato in termini di patologie specifiche e no. Siamo passati dalla gestione casareccio-clientelare di comuni e consorzi (Simbrivio, Doganella) a quella industriale, ma altrettanto clientelare di ACEA-Caltagirone, e sempre alle deroghe stiamo! Stavolta la sponda è la Commissione Europea, dopo che la Polverini ha emanato l'ultima deroga sul vanadio nel maggio scorso. La Commissione Europea però, il 28 ottobre 2010, ha respinto la richiesta di deroga.

Sia i nostri dati che quelli di ACEA confermano lo sforamento dei livelli di legge per tutto il 2010 ed anche per il primo mese del 2011, per ampie fasce di territorio. La circolare ultima dell'assessore regionale all'ambiente Mattei, circa una presunta accettabilità del limite di 20 microg/lt per l'arsenico è del tutto priva dei fondamento e vìola apertamente le disposizioni della Commissione Europea. ACEA sta stracciando gli standard di servizio più basilari.

VENERDI 18 FEBBRAIO ORE 21 - c/o centro anziani di Pavona via Roma -

ASSEMBLEA PUBBLICA

VENERDI 25 FEBBRAIO ORE 11 piazzale Ostiense Roma davanti sede

ACEA spa PRESIDIO MANIFESTAZIONE

www.noinceneritorealbano.it

sabato 5 febbraio 2011

Il suolo minacciato

Non sappiamo quanti hanno avuto modo di visionare il film-documentario che abbiamo inserito qualche giorno fa sul blog “Il suolo minacciato” di Nicola Dall’Olio.
Pur presentando immagini relative alla pianura padana, i ragionamenti, le considerazioni, le riflessioni che si svolgono, hanno una valenza generale. Il racconto è saggio, autorevole, appassionato; e di grande interesse.
Ormai chi ci segue conosce il nostro punto di vista, il tasto sul quale ci interessa insistere: la difesa dell’integrità del territorio, del suolo, del paesaggio e di conseguenza della cultura che lo permea. Parte tutto da qui. I problemi della salute, degli inceneritori, dell’acqua all’arsenico, del traffico caotico, in una parola la qualità della nostra vita, concretamente qui, nei Castelli Romani (ma non solo) partono tutti dall’aggressione che da decenni, senza soste, continuiamo a perpetrare sul nostro territorio, scambiando tutto ciò come “sviluppo” e “benessere”. Siamo convinti che se come cittadini non diventiamo consapevoli di quanto sia prezioso il nostro territorio e di quanto sia importante difenderlo in prima persona facendo qualcosa, il futuro prossimo e soprattutto quello dei nostri figli sarà segnato.
Abbiamo voluto estrapolare alcune riflessione che l’urbanista Edoardo Salzano ha fatto e che sono contenute nel filmato “Il suolo minacciato”. Parlano una lingua che capiamo, dicono cose che condividiamo. Ve le proponiamo.
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