martedì 25 maggio 2010

Lago Albano: concessioni degli arenili e abbassamento del livello delle acque

Come ben sappiamo, una delle maggiori emergenze dei Castelli Romani riguarda l’abbassamento delle falde acquifere e la relativa diminuzione del livello delle acque dei laghi. Problema molto serio che meriterebbe il massimo dell’attenzione specie da parte di un Assessore Regionale all’Ambiente appena nominato e per di più espressione del territorio visto che ricopriva il ruolo di Sindaco di quel comune, Albano, che porta lo stesso nome del lago. Con piglio serioso, il neo assessore Mattei, mostra invece un particolare interesse per le concessioni sugli arenili del lago, domandandosi per quale motivo “non si rilascino concessioni dell’arenile ai gestori che esistono da sempre” (Cinquegiorni quotidiano di Roma e Provincia del 22 maggio). Vale la pena ricordare all’assessore Mattei che i gestori non esistono da sempre (la concessione all’uso dell’arenile non è un titolo ereditario). Perché possa essere rilasciata la concessione occorre che il concessionario sia in regola con le normative vigenti. Per esempio che debba aver versato gli oneri concessori, cosa che non sempre è stata fatta; che non debba aver realizzato opere abusive, cosa invece che più di una volta è stata fatta, che non abbia sversato reflui inquinanti nel lago. Più di qualcuno non ha ottemperato a questi elementari obblighi di legge e per questo, forse, non possono essergli rilasciate le concessioni.

L’assessore Mattei più che all’Ambiente sembra l’Assessore al Turismo, e andrebbe pure bene se considerasse che il turismo, di qualità aggiungiamo, è fondato sulle bellezze ambientali dei luoghi e se queste, per una scellerata politica di assalto al territorio vengono meno, anche il turismo fa la stessa fine. Il lago Albano prima di essere un luogo di svago è un’area pregiata dal punto di vista ambientale tanto che è stato inserito nei Siti di Importanza Comunitaria in applicazione della Direttiva Europea “Habitat” 92/43 ed è inoltre una Zona a Protezione Speciale secondo la direttiva Europea “Uccelli” 79/409. Ci si aspetta che un Assessore all’Ambiente agisca di conseguenza per far rispettare queste normative della Comunità Europea.
L’abbassamento delle acque del lago e delle falde acquifere più in generale, è determinato da quel modello economico che ha basato tutto sullo sviluppo edilizio e relativo aumento della popolazione. Aumentano gli abitanti e conseguentemente aumenta l’esigenza di risorse naturali e dunque di acqua, bene primario ed essenziale.
Domanda: perché si abbassa il livello delle acque del lago?
Risposta: perché nei Castelli Romani il prelievo di acqua, autorizzato o abusivo che sia, è maggiore di quanto i cicli naturali ci mettano per rigenerare le riserve in falda, questa si abbassa e il livello del lago scende. Tutto qui!
Smetterla con lo sviluppo edilizio dissennato (in poche parole smetterla di aggredire il territorio costruendo case) e colpire gli abusivi chiudendo i pozzi, è l’unica cosa seria e sensata da farsi, il resto è ipocrisia e vuota chiacchiera. Altro che concessioni caro Assessore Mattei!

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