giovedì 17 marzo 2011

Parco dei Castelli Romani: bugie e furberie

Il Commissario Orciuoli, "attendente" dell'assessore regionale all'Ambiente Mattei, ha avuto l'impudenza di esternare mendaci dichiarazioni sulla stampa. Ci sembrava che il Parco dei Castelli Romani giacesse profondamente addormentato, vista la totale inconsistenza della sua azione, da quando l'Orciuoli ne aveva assunto la guida, e invece... sorpresa sorpresa, ecco questa "alzata di capo": "finalmente dopo anni di lacrime e sangue, quando il parco galleggiava con appena 200mila euro, Mattei e Polverini raddoppiano i quattrini per il Parco" e giù giaculatorie e salamelecchi ai due improbabili virtuosi governanti.

Il nostro "Pinocchio fragile" è un singolare personaggio; veste in “similarmani” che sembra un agente immobiliare, ma è completamente digiuno sul piano amministrativo; basti pensare alla ilare vicenda del bilancio dell'Ente, straordinario esempio di finanza creativa (nel senso proprio di soldi creati a bella posta). L'unica cosa che ha saputo fare in questi mesi di (non)gestione del Parco è stata quella di dare il "macchina indietro tutta". Per il resto buio pesto. Per dirne una il ricco e partecipato programma di visite guidate della precedente gestione "Cose mai viste" è diventato "Cose che non vedrete più".
Evidentemente questa situazione di zero assoluto ha indotto il commissario-attendente, ratto come lo fulmine, a dire qualcosa, qualsiasi cosa, purché si rappresentasse che il Parco moribondo desse segni di vita.
Solo fumo negli occhi, niente di più; peraltro condito con avventate dichiarazioni.
Su queste palesi menzogne ha ben risposto il Comitato "Salviamo il Parco dei Castelli Romani" e tanto basta.

Ci alletta di più distinguere le furberie di questi politicanti del centro destra regionale. La Polverini, e i suoi sodali, sono quasi divertenti; qual è il loro giochetto? Prima tolgono gli stanziamenti dovuti al Parco e sette mesi dopo li riassegnano (per ora in verità è solo una promessa) volendo mostrare così quanto sono bravi e quanto tengono da conto le sorti dell'ambiente.
La Polverini non è nuova a queste boutade, le ha già sperimentate per la vicenda del Policlinico dei Castelli Romani: prima ne ha bloccato i finanziamenti e poi, un anno dopo, li ha sbloccati vantandosene sulla stampa e sui muri dei Castelli tappezzati ovunque di manifesti autoreferenziali.
Furberie per gonzi e nulla più!

Per concludere, se veramente arriveranno questi soldi (comunque benedetti) all'Ente di Villa Barattolo bisogna ristabilire la legalità democratica. Forse se ne sono dimenticati in regione ma quattro membri su sette, (la maggioranza) del nuovo Consiglio Direttivo, sono stati indicati da tempo dalla Comunità del Parco e dalla Provincia di Roma, mentre i membri di nomina regionale non sono stati ancora indicati. Cari Mattei e Polverini, ve ne siete dimenticati? Che aspettate a farlo? Idiosincrasia congenita per le regole democratiche?
Ripristinati i finanziamenti dovuti, prima tolti e poi restituiti, la gestione del Parco deve essere restituita ai legali rappresentanti democraticamente designati rimuovendo dall'incarico un Commissario di nomina politica, francamente inadeguato al ruolo che ricopre.

9 commenti:

  1. Parlare di fumo negli occhi dopo anni di "nulla" mascherato da "tutto" è davvero un atto di coraggio o, per meglio dire, di "facciadibronzismo" eccezionale.

    A prescindere dal colore politico e dalle opinioni personali, infatti, il Parco non si è mai distinto per REALI attività di difesa dell'ambiente... oggi come ieri.

    Lasciamo poi perdere i consigli direttivi e i commissari... da sempre servi del potere e senza alcun interesse per la natura.

    Invocare il nuovo consiglio direttivo come la risoluzione di tutti i mali e, soprattutto, come se fosse la barriera al cemento e non, piuttosto, il garante del cemento è un tale indice di malafede che qualifica palesemente i reali intenti di questo appello politico mascherato da impegno a difesa della natura.

    Il guaio è che c'è chi vi crede in buona fede e si impegna per conto vostro. Giù la maschera.

    RispondiElimina
  2. Ricordo durante la passata gestione (2007-2010):
    1) adozione piano di assetto,
    2) adozione del piano di sviluppo socio-economico,
    3) approvazione del regolamento dei laghi,
    4) approvazione dei regolamenti riguardo le zone sic e zps.
    Mi attendo ora continutà nella gestione per ciò che riguarda in particolare l' approvazione definitiva del piano di assetto, che è un atto dovuto, vedi leggi istitutiva del parco
    Franco Medici

    RispondiElimina
  3. 1) Diverse pubblicazioni scientifiche tra cui la Carta geologica del parco (UniRoma III): la divulgazione scientifica favorisce la conoscenza (vedi legge istitutiva del parco).
    2) Gestione ed acquisto della "collina degli asinelli" a Montecompatri in collaborazione con la Caritas diocesana.
    3) Acquisto di un terreno a rocca priora per bilanciare le emissioni di CO2.

    RispondiElimina
  4. Mattei, l'assessore al cemento.

    RispondiElimina
  5. No: siamo in attesa di vedere le azioni dell' assessore mattei per darne poi in giudizio.
    Franco Medici

    RispondiElimina
  6. Qui non si può soltanto giudicare Mattei! Qui ci si deve rendere conto, con onestà, che l'ambiente è stato un utile strumento per fini politici per Zaratti e ora lo sarà per il suo successore... e poi per il prossimo.

    Ancora con la CO2! Chiacchiere non basate dati reali: sarebbe stato meglio evitare di buttare (o archiviare) quintali di inutili pubblicazioni allo scopo di risparmiare CO2 (e soldi pubblici). Visite a impatto zero: ma quanto consuma un corpo umano in CO2? Una quantità infinitesimale rispetto agli scopi da raggiungere. Solo abili illusionisti potevano intortare migliaia di persone. Riguardo al bosco del parco: sarà tagliato prima o poi (rilasciando CO2) o sarà lasciato così come è? Se sarà tagliato: quale forma di governo sarà scelta? Alto fusto? Questo occorrerebbe sapere e non soltanto notizie vaghe sul risparmio di qualche chilo di carbonio e ossigeno.

    Infine: le pubblicazioni scientifiche dovrebbero avere poi un utilizzo. Altrimenti sono inutili. Come sono state utilizzate queste informazioni? A fini di tutela o soltanto per riempire scaffali? Sennò riescono solo a gonfiare qualche tasca. La tutela si fa anche a costo zero! I soldi servono ma molto più può la passione e l'onestà di chi crede al proprio ruolo.

    Infati, dopo il duo sinibaldi-peduto, i castelli romani sono ancora lì, con tutti i loro problemi... non credete?

    RispondiElimina
  7. A proposito di ricordi durante la passata gestione (2007-2010):
    quane ordinanze di demolizione di opere abusive o di riduzioni in pristino sono state emanate dal Parco??! Ecco, questo sarebbe un dato interessante e sicuramente utilissimo allo scopo di giudicate su basi concrete l'operato dei vari sinibaldi, trombetta, peduto & co.
    Scommetto che le dita di una mano sarebbero sufficienti.
    Cari picchi verdi... chi di voi mi risponde?

    RispondiElimina
  8. 1)Sequestro, riduzione in pristino e successiva demolizione degli stabilimenti non in regola sul lungo lago albano (2008-2009).
    2) Sequestro avio superficie a velletri (2007).
    3) Diversi nulla osta negati (vedi nulla osta del parco pubblicati sul sito).

    RispondiElimina
  9. LA REDAZIONE DEL BLOG HA RIMOSSO ALCUNI COMMENTI CHE NON AVEVANO NULLA A CHE FARE CON UNA PUR LEGITTIMA CRITICA. SI PUÒ CRITICARE QUANTO SI VUOLE, MA ACCUSARE SENZA PERALTRO CIRCOSTANZIARE, SINGOLE PERSONE CHE NON HANNO EVIDENZA PUBBLICA È UN’AZIONE CHE QUESTO BLOG NON CONSENTE.

    RispondiElimina

home      e-mail      rss