lunedì 21 marzo 2011

Suolo consumato

- Ogni anno in Italia vengono consumati 500 chilometri quadrati di suolo; in pratica nasce una città come Milano ogni quattro mesi.
- Tra il 1990 e il 2005 la Superficie Agricola Utilizzata (SAU) si è ridotta di 3 milioni e 663 mila ettari; un'area vasta quanto la somma di Lazio e Abruzzo.
- In quindici anni è stato degradato o edificato il 17,06% del nostro suolo agricolo.
Dal 1956 al 2001 la superficie urbanizzata del nostro Paese è aumentata del 500%; un consumo di 244.000 ettari l'anno.
- Ogni giorno in Italia vengono cementificati 161 ettari di terreno.
- Nel 2007 si sono registrate in Italia 732.157 nuove costruzioni.
- Dal 1995 al 2006 il consumo di suolo ha raggiunto la cifra di 750.00 ettari, pari alla superficie dell'Umbria.
- Nel periodo 1995 - 2006 i Comuni italiani hanno rilasciato in media permessi per costruire per 3,1 miliardi di metri cubi, pari a oltre 261 milioni di metri cubi l'anno. Di questi la quota di edilizia residenziale rappresenta il 40% del costruito.
- Negli ultimi tre anni si è giunti a 284 milioni di metri cubi e la quota residenziale è salita al 45,2%.
- Negli ultimi undici anni dal 1991 al 2001 l'Istat ha registrato un incremento delle superfici urbanizzate del 15%, ben 37,5 volte maggiore del modesto incremento demografico degli stessi anni che è stato dello 0,4%.
- Dal 1999 al 2007 sono state censite in Italia 482.272 aree franose, per 21.000 chilometri quadrati di territorio equivalenti al 7% del territorio nazionale. Si tratta di ben 37.000 frane l'anno.
- Secondo il rapporto ISPRA 2009, negli ultimi sette anni i danni provocati da un uso del suolo non rispettoso delle sue vocazioni naturali ha prodotto danni per almeno 5 miliardi di euro.

Questi ed altri dati danno l'idea di quanto sia urgente attuare politiche di tutela del Suolo in Italia. Malgrado i danni provocati da decenni di scellerata politica di gestione dei suoli, i nostri governanti paiono non accorgersi di nulla. Al contrario il governo Berlusconi si è inventato uno strumento che addirittura anticipa condoni edilizi: il famigerato PIANO CASA.
Scrive Salvatore Settis nel suo libro "Paesaggio Costituzione Cemento" Einaudi 2010: "La legge (sul Piano Casa ndr) è concepita come un condono preventivo, che non solo legittima e depenalizza, ma incoraggia ciò che fino a ieri era reato, consegnando città e paesaggio al partito del cemento...". Che è un partito, aggiungiamo noi, trasversale perché sia le regioni governate dalla destra sia quelle governate dalla sinistra hanno tradotto le proprie leggi sul Piano casa con la stessa logica declinata alla moltiplicazione del consumo di suolo. È avvilente come destra e sinistra condividano, con poche eccezioni, la cieca difesa del profitto e della rendita fondiaria. Un suicidio ambientale e culturale di cui sembrano non avere la minima consapevolezza.
Ognuno di noi cittadini può fare qualcosa, come una firma all'appello del Comitato "Salviamo il Parco", e non votando, alle prossime elezioni amministrative, candidati Sindaci collusi con il partito del cemento o che non prendano chiaramente posizione per dire NO al Consumo di Suolo.
Tante piccole cose, tanti piccoli gesti possono fare una cosa grande e produrre cambiamenti significativi.

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