martedì 19 ottobre 2010

Comuni virtuosi e valori economici della natura

Lo scorso 8 settembre Picchioverde ha pubblicato un Appello rivolto ai Sindaci dei Castelli Romani nel quale si sollecitava l’adozione di atti amministrativi efficaci per salvaguardare il territorio dopo decenni di una politica di gestione fondata sull’aggressione che tanti e gravi problemi ha prodotto. Chiedevamo fatti concreti e non chiacchiere infarcite da generici impegni, chiedevamo l’approvazione di una delibera di consiglio comunale che sancisse una moratoria dell’edilizia in ogni comune castellano.

I nostri sindaci non si sono certo scapicollati a dare seguito al nostro appello; d’altronde non c’era la pretesa che un blog locale come Picchioverde avesse un ascendente così elevato sui nostri primi cittadini da indurli a prendere un provvedimento di questo tipo. La questione, oltre e più che politica, è culturale. I nostri amministratori sono così distanti dall’avere il coraggio di applicare politiche di gestione territoriale ecosostenibile (e dunque non subalterna agli interessi delle lobbies dei costruttori) che non sospettano neanche che ciò sia possibile. Quando si trovano dinanzi a proposte decise, come quella avanzata da noi, sorridono bonari a significare “ma questi sono matti”. Infatti in questi anni sindaci, assessori, costruttori, politici e affaristi, ci hanno raccontato che non si può fermare l’edilizia, perché costruire case crea occupazione e ricchezza.
Invece noi siamo convinti proprio del contrario! E in questa convinzione siamo supportati sia da provvedimenti concreti assunti in questo senso da comuni virtuosi, sia da analisi socio-economiche che ci annunciano il suicidio a cui andiamo incontro se continuiamo a puntare sullo sviluppo edilizio, cioè sulla contrazione degli spazi naturali.

Comuni virtuosi
Ci sono Sindaci che hanno avuto questo coraggio, questa lungimiranza culturale nel comprendere i vantaggi, per tutta la comunità, di una politica fondata sull’attenzione alla gestione territoriale che li ha portati ad assumere specifici provvedimenti di salvaguardia. Il Comune di Cassinetta di Lugagnano in provincia di Milano è il primo comune italiano ad aver approvato una variante urbanistica a crescita zero. Stessa strada è stata intrapresa dal comune di Camigliano in provincia di Caserta. Vi invitiamo, e l’invito è rivolto soprattutto agli Amministratori locali dei Castelli Romani, a visitare il sito www.comunivirtuosi.org per avere idea di quello che si può fare per mettere in pratica politiche sostenibili. Di esempi significativi in questo senso ce ne sono molti, in tutta Italia.

I valori economici della natura
Un blog locale, soscastelliromani.splinder.com ha riportato dei dati molto interessanti riguardanti uno studio del “The Economics of Ecosystems and Biodiversity”. Per i dettagli vi rimando all’articolo pubblicato, qui ci interessa soffermarci su due valori economici riportati. Il valore ambientale del territorio verde dei Castelli Romani si aggira sui 23 milioni di euro l’anno; mentre il valore economico dell’edilizia arriva a ben 120 milioni di euro per anno. Ora a tutta prima sembrerebbe non esserci partita su quale sia la convenienza economica tra l’una e l’altra opzione sulla quale puntare. Sennonché occorre considerare alcuni fatti. Il valore di 23 milioni di euro è destinato ad aumentare progressivamente, perché il valore "ecologico" e la biodiversità diventeranno via via più rarefatti nel tempo. I 120 milioni di valore "edilizio" invece non potrà essere perpetuato nel tempo, perché si ridurranno sempre più gli spazi edificabili. Questa riduzione comporterà che perderanno sempre più valore, proprio perché legati al valore ambientale, paesaggistico degli spazi intorno, che saranno appunto sempre più ristretti.

Se si continua per questa strada, fra qualche decina di anni i nostri figli e i nostri nipoti avranno uno zero tondo tondo come valore territoriale.
Sono questi i concetti su cui sindaci, amministratori, politica e società civile dovrebbero confrontarsi. Forse non è semplice far entrare dentro il dibattito politico simili contenuti, ma certo ce ne sarebbe un gran bisogno.

Nessun commento:

Posta un commento

home      e-mail      rss