lunedì 27 settembre 2010

Critica alla “Società della Crescita” – 3

La Decrescita

Nel suo libro “Breve trattato sulla decrescita serena”, Serge Latouche, economista e filosofo, riferendosi alla società occidentale e alle conseguenze dello sviluppo sul pianeta, si domanda e si risponde: Dove stiamo andando? Dritti contro un muro. Siamo a bordo di un bolide senza pilota, senza marcia indietro e senza freni, che sta andando a fracassarsi contro i limiti del pianeta. Un grido di allarme rivolto a tutti, ma soprattutto a chi potendo nulla fa. Come si dice: “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.

Questo avvertimento non è lanciato così, tanto per scagliare anatemi; è suffragato da analisi rigorose e dati incontrovertibili. Fotografa una situazione sociale a livello planetario nella quale ingiustizia, guerre, sfruttamento minorile, povertà, la fanno da padroni.

Qualche elemento, sullo sviluppo e le sue conseguenze e sul del P.I.L. (un po’ diversa e più realistica di quella che ci vogliono far credere gli economisti) lo abbiamo già evidenziato nei due precedenti post; ma molte altre, più accurate e approfondite analisi, è possibile leggerle nel libro che abbiamo indicato in apertura e che, appunto, tratta il tema della “Decrescita”. Ma cosa è e che si intende quando si parla di decrescita? In questo concetto-slogan si riconoscono tutti coloro che sono critici con la “società dello sviluppo illimitato” e intendono ricercare soluzioni al di fuori di questa. Soluzioni basate sulla convivialità e la sostenibilità, con l’obiettivo di realizzare una società nella quale si vivrà meglio lavorando e consumando di meno.

Dal punto di vista teorico, su questi temi, che possiamo definire del “dopo sviluppo”, il pensiero ha dato origine ad analisi molto significative e originali. Come tutte le teorie innovative sono guardate con grande diffidenza e sospetto, innanzitutto dai sacerdoti della società dello sviluppo, mercanti, capitalisti e politici a loro connessi. Malgrado ciò il pensiero della decrescita e i movimenti che intendono promuoverlo si stanno sempre più facendo strada nella società e la crisi profonda, “tellurica” come la definisce Serres, aiuta anche a prendere coscienza. Certamente la strada è molto lunga ma i risultati si raggiungono con pazienza e determinazione. Ognuno di noi può fare qualcosa anche una piccola cosa, e tante piccole cose messe insieme portano a risultati tangibili. L’accusa più diffusa che si fa è che queste teorie sono soltanto utopie. Ma come diceva qualcuno: Le utopie sono come le stelle per i naviganti la notte. Nessuno pensa di raggiungerle, ma aiutano a tenere la rotta. (da Decrescita o Barbarie di Paolo Cacciari).

Con questi scritti di Critica alla Società della Crescita, questo blog intende suggerire questi contenuti. Abbiamo a tal proposito linkato alcuni siti nei quali è possibile trovare tutti gli approfondimenti del caso. Buona lettura a tutti.

5 commenti:

  1. E io vi segnalo un altro libro interessante: "Grandi opere" sempre sullo stesso argomento di Marco Cedolin che fa parte del Movimento per la decrescita felice di Maurizio Pallante.
    E già che ci sono qualche sito non compreso nella lista ma dello stesso tenore:
    www.altreconomia.it
    www.comunivirtuosi.org
    www.pensierosuperficiale.it
    ilcorrosivo.blogspot.com

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  2. E già che ci sono anche questo appuntamento di cui sicuramente eravate a conoscenza.

    http://www.decrescitafelice.it/?p=1176#more-1176

    Saluti

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  3. parlate di crescita in genere e di decrescita ma comunque le piccole cose sono in realta' grandi cose camuffate da piccole allora li dovete puntare x sensibilizzare veramente le persone pero' le piccole cose alcune volte si fanno vedere per quel che sono ed allora???
    x dirvene una sincera ampliate questo blog,,,,e' una cosa piccola,e se fosse grande...in attesa di una vostra risposta con comprensione saluto
    a presto

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  4. Intanto grazie dei suggerimenti. Abbiamo inserito alcuni link consigliati ed altri ancora. Bob (e tutti gli altri naturalmente), questo è un blog e vuole essere "aperto" per cui se volete collaborare e inviare post, filmati da pubblicare potete farlo, inviandoli a picchioverde.posta@gmail.com grazie ancora un saluto da picus

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  5. avete mai pensato che viviamo in una monarchia.
    dove re sono i ricchi,corrotti,persone/serpenti
    politici in genere che non fanno nulla x interesse del popolo ma solo se hanno un torna
    conto.
    credo che x cambiare le cose dovremmo iniziare proprio dalle piccole amministrazioni,raccogliendo informazioni il piu' possibile sul modo sbagliato di fare!!!
    e diramarle alla gente richeare quel contatto
    pubblico/amministrazione e non amministrazione pubblica che e' tutt'altro cioe' qualleo detto prima.bisogna portare gente che protesta alle porte dei comuni ma non x fare casino ma bensi
    che si facciano ascoltare e fare le cose piu' valide in quello o quell'altro.cerchiamo di creare qualcosa di buono poi le persone ci seguiranno.
    p.s.
    mia nonna diceva sempre in dialetto roccheggiano
    "a chi gne piace o buonu ie piesse nn tuonu"

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